dal 26 agosto al 30 agosto 2014 VI Edizione Il paesaggio agrario: letture e interpretazioni
Anche quest’anno l’Università del Molise partecipa alla realizzazione della Summer School sulla storia del paesaggio agrario dell’Istituto Cervi a Gattatico – Reggio Emilia dal 26 al 30 agosto, una delle più significative esperienze italiane sul paesaggio che ogni anno richiama studiosi afferenti a diverse discipline e operatori impegnati nei diversi campi della scuola e della formazione, dell’amministrazione pubblica, dei musei e dei parchi.
L'edizione di quest'anno, dal titolo “Letture e interpretazioni”, intende privilegiare l’aspetto analitico e interpretativo del paesaggio agrario con l’obiettivo di mettere a frutto a fini culturali, didattici e politici, la conoscenza dei caratteri e delle trasformazioni del paesaggio agrario italiano. La Scuola è diretta dall’economista agrario Emiro Endrighi (Università di Modena e Reggio Emilia) e dallo storico Rossano Pazzagli, docente di storia moderna presso il Dipartimento di Bioscienze e Territorio del nostro Ateneo, confermando l’impegno di Unimol per la conoscenza, tutela e valorizzazione del paesaggio agrario, una mission che la Scuola affronta con un'offerta formativa di altissimo livello. Tra i relatori oltre a Pazzagli ci sarà anche il prof. Luciano De Bonis docente Unimol di pianificazione territoriale.
La Scuola, alla quale è ancora possibile iscriversi (www.fratellicervi.it), si rivolge a tutti gli interessati, in particolare a professori, studenti e dottorandi, come pure ad amministratori, pianificatori, tecnici, funzionari del territorio e delle pubbliche amministrazioni e si propone concretamente come snodo fra ricerca, scuola, cittadinanza attiva e governo del territorio.
L’Università del Molise, convenzionata con l’Istituto Alcide Cervi, è partner scientifico della Summer School con docenti, dottorandi e laureati. “Una opportunità in più – sottolinea il prof. Rossano Pazzagli – per sviluppare la conoscenza di una risorsa come il paesaggio agrario, che è al tempo stesso specchio delle trasformazioni territoriali e risorsa essenziale per l’Italia in genere e in particolare per contesti regionali come il Molise.”