Università degli Studi del Molise
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Rotta a Sud-Est: Bari e la Puglia per lo sviluppo del paese è il titolo del convegno tenutosi all’Ateneo barese intitolato ad Aldo Moro che ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 
E’ stata anche l’occasione per ribadire alla più Alta Carica dello Stato non solo la necessità di continuare a rivalutare il Sud partendo proprio dal sistema universitario, ma anche per evidenziare e riaffermare il ruolo decisivo che le istituzioni universitarie svolgono nella valorizzazione del capitale umano e quindi, di conseguenza, nella crescita economica, culturale e sociale.
 
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in diversi incontri istituzionali, ha ribadito la necessità di dare risposte significative, innovative e definitive evidenziando un’emergenza che si accentua particolarmente nelle aree territoriali con più criticità. Ed è proprio in queste che c’è maggiore esigenza di investire. La fotografia del Paese nell’attuale crisi economica e finanziaria spinge e rafforza il convincimento che una prospettiva di stabile ripresa del processo di sviluppo debba essere fondata sul superamento degli squilibri territoriali, necessario per utilizzare pienamente tutte le potenzialità del nostro Paese. “Occorre responsabilità, riscoprire l’orgoglio e riappropriarsi della nostra capacità di affrontare le sfide”. Questa secondo Giorgio Napolitano la ricetta con cui l’Italia deve affrontare l’attuale e delicata crisi economica.
 
Ed è proprio in tale contesto che il Rettore Cannata, incontrando il Presidente Napolitano insieme agli altri Rettori degli Atenei della Federazione, ha voluto ricordare la frase del Presidente stesso espressa il giorno dell’intitolazione dell’Ateneo barese ad Aldo Moro: “...il riconoscimento effettivo della formazione e della ricerca in società basate sulla conoscenza e sull’innovazione, di una nuova forte corrente di dedizione incondizionata e appassionata al proprio compito di studiosi e di educatori, di una nuova forte corrente di senso della missione tra quanti operano, insegnano, studiano in tutti gli Atenei”. Pienamente condivisa e fatta sua dal Rettore Cannata, che l’ha voluta citare anche in occasione della relazione inaugurale dell’Anno Accademico 2011-2012.
“Oggi è più che mai indispensabile – ha concluso il Prof Cannata - la ferma convinzione del fondamentale ruolo delle istituzioni universitarie per la peculiare funzione di motore della crescita culturale e sociale, dello sviluppo locale, dell’affermazione della legalità, della democrazia, della partecipazione e della coscienza libera e critica. Tutto questo continuando a considerare una risorsa, e non un limite, la diversità tra i territori”.
 

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