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Progetto aglio in prosa
3 dicembre 2014 - aula Louis Pasteur


Nella maggior parte delle aree di coltivazione, in Italia e nel mondo, l’aglio è infettato da numerosi virus (molti dei quali trasmessi da insetti) e patogeni fungini che causano una significativa riduzione quali-quantitativa della produzione.
L’Italia importa dal 50 all’80% dell’aglio che consuma. Il “seme” prodotto e certificato in Italia è pari solo all’1,17% di quello necessario alla coltivazione; la restante parte è importata o riprodotta dalle aziende agricole senza un’adeguata selezione fitosanitaria, con conseguenze di natura fitopatologica e economica, spesso rendendo poco remunerativa la coltura.
Grazie al lavoro di ricerca svolto nell’ambito del progetto AGLIO IN PROSA, in partenariato tra il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti e l’azienda agraria AIS BIO SEED, sono stati ottenuti cloni di aglio molisano, con buone caratteristiche di uniformità morfo-biologica, di produttività ed esenti da virus e patogeni fungini, grazie all’opera di risanamento, condotta con tecniche di coltura in vitro, e opportune tecniche di diagnosi.
I risultati ottenuti in questo progetto, con la responsabilità scientifica del Prof. Antonio De Cristofaro e del dott. Filippo De Curtis, potranno essere utili per la certificazione fitosanitaria di ecotipi di aglio molisano. La certificazione fitosanitaria, di importanza cruciale, rappresenta la complessa procedura cui è sottoposto il materiale di propagazione per accertarne e mantenerne lo stato sanitario ottimale e la corrispondenza varietale stabilita dai disciplinari delle singole specie.
 


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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 11-DIC-14
 

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