Filosofia morale, sociologia, storia, arte contemporanea, giornalismo politico e internazionale: eterogeneo e articolato è l’ambito della Settimana di Comunicazione, ideata e impostata come contenitore di una proposta culturale rivolta dal corso di laurea in Scienze della comunicazione agli studiosi e agli studenti dell’Università del Molise, con l’attiva partecipazione di docenti e ricercatori di questo Ateneo, di Istituzioni della società civile ed ecclesiastica, e di Maestri ed esponenti significativi della cultura accademica, della ricerca scientifica, e di testate giornalistiche nazionali. Diversificato è il format delle varie iniziative, che rispecchia la pluralità degli indirizzi scientifico-culturali e dei profili professionali ospitati: in apertura, il 22 novembre, una lezione magistrale di Aldo Masullo sul tema della libertà, con l’intervento del Rettore Giovanni Cannata, di Vincenzo Di Nuoscio, Giuliana Fiorentino, Giovanni Maddalena e Paolo Mauriello; il 26 novembre, due seminari - il primo che tenterà di rispondere alla domanda Che cosa resta della politica?; il secondo che darà La parola al mondo - col capo servizio del politico del Corriere della Sera, Roberto Zuccolini, col giornalista del Corriere del Mezzogiorno Michele De Feudis, e col sociologo Ivo Germano; il 29 novembre, l’inaugurazione della mostra Heart, curata da Lorenzo Canova; il 30 novembre, un workshop di studi con i sociologi Fabio Ferrucci, Guido Gili, Pier Paolo Bellini, che prende spunto dal libro Un moderno desiderio di Dio, di Salvatore Abbruzzese; in chiusura, il 30 novembre, un convegno su Pietro dello scandalo. È possibile credere oltre ogni evidenza?, promosso in occasione della pubblicazione di Urbano VI. Il Papa che non doveva essere eletto, di Mario Prignano, caporedattore del Tg1 Rai, e con la partecipazione di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, di Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Bojano, e della storica del Medio Evo Rosanna Alaggio. Il coordinamento scientifico e organizzativo è affidato a Lorenzo Scillitani.