Università degli Studi del Molise
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  • Cos’è il counseling
Il counseling è un processo decisionale e di problem solving che coinvolge un counselor e un cliente, con l’intento di facilitare nella persona l’esplorazione di sé, l’individuazione delle proprie potenzialità e la canalizzazione delle energie verso il superamento delle difficoltà. Il rapporto consiliare permette al cliente di acquisire una maggiore consapevolezza di sé, riuscendo a comprendere meglio la propria situazione e, sorattutto, prendendosi piena responsabilità delle eventuali scelte.
È importante chiarire che nel counseling non sono previste diagnosi di personalità o percorsi psicoterapeutici. La psicoterapia, infatti, si occupa dei fattori interni alla persona, intervenendo sui sintomi strutturati che limitano la qualità della vita. Il counseling, invece, interviene su un problema specifico o su un disagio emergente che non riguarda la struttura di personalità. 
L’azione del counseling ha l’obiettivo di far acquisire all’individuo una visione realistica di sé, in modo da affrontare meglio le proprie scelte esistenziali sviluppando al massimo le risorse e l'autonomia.
Perché, in fondo, non è il sogno di tutti diventare “artisti della propria vita”?
  • Perché rivolgerti al counselor di Orientamento
Per prendere una decisione difficile
Per muoverti agilmente nella nostra società <> e precaria
Per fare una pausa di riflessione
Per conoscerti meglio
Per chiedere un consiglio orientativo rimanendo protagonista della tua decisione
Per non sentirti giudicato, ma supportato
Per riconoscere i tuoi limiti e tramutarli in occasioni di crescita
Per superare i condizionamenti inutili e interagire in modo costruttivo con gli altri
Per parlare senza filtri di ciò che ti va
Per capire cosa vuoi dalla vita senza dover ringraziare nessun altro…se non te stesso
  • Colloquio di orientamento
Il colloquio di orientamento non è altro che la relazione - un incontro - fra due persone: il cliente ed il counselor. Il cliente che fruisce del colloquio si trova solitamente in condizioni di difficoltà, confusione o dubbio su una scelta da compiere in ambito formativo o professionale. Il counselor, invece, è un professionista della relazione d’aiuto disponibile ad accogliere l’altro e ad ascoltarlo in assenza di giudizio, facilitando la presa di coscienza delle risorse personali e delle potenzialità inespresse.
Un percorso di counseling orientativo prevede un breve ciclo di colloqui a cadenza settimanale, il cui esito dovrebbe consentire alla persona in difficoltà di riconoscere le proprie esigenze e di rispondere in modo più appropriato alle richieste del mondo del lavoro e della formazione.
 
 
  • Selfmarketing
Non è simpatico sentirlo dire, ma oggi sempre più spesso siamo tutti chiamati a saper “vendere” la nostra professionalità sul mercato del lavoro. Ogni individuo che sia alla ricerca di un’occupazione o che desideri fare carriera deve presentarsi come degno di nota, capace di dare una forma accattivante ai contenuti che può offrire.
Quindi, prima di poter esprimere il tuo potenziale e di riversare entusiasmo nel lavoro, dovrai acquisire la capacità di rendere il tuo profilo appetibile ed in linea con le offerte che ti interessano.
 
  • Consulenza alla redazione del curriculum vitae.
Scrivere il CV è il primo passo necessario per candidarsi ad entrare nel mondo del lavoro.
Senz’altro è importante che ti informi e ti faccia un’idea sulla realizzazione del curriculum e ci sono innumerevoli siti web e riviste specializzate che forniscono indicazioni utili in merito.
Di certo non esiste il CV perfetto in assoluto. Ogni offerta di lavoro o di stage richiede l’adattamento del CV ad un format specifico e, soprattutto, il tuo profilo varia con il passare del tempo. Pertanto, è necessario aggiornare il curriculum ogni volta che fai esperienze significative o che le informazioni inserite diventano obsolete.
Il confronto con il counselor ti permette di “vederti” sotto un altro punto di vista rispecchiando le tue caratteristiche senza di giudicarle, in modo da poter valorizzare al meglio il tuo profilo. Inoltre, la stesura del CV può essere l’occasione per individuare risorse personali sconosciute e, quindi, conoscerti meglio. 
 
 
  • Come scrivere una lettera di presentazione.
La lettera di presentazione può essere facoltativa, se non è espressamente richiesta dall’azienda, e ha l’obiettivo di completare il CV fornendo ulteriori informazioni; è invece necessaria nel caso d’autocandidatura.
Il testo della lettera deve essere sintetico e deve indicare chiaramente cosa rende particolarmente interessante la tua candidatura. Il problema del neolaureato è quello di differenziarsi dalla concorrenza, risultando più adatto ai bisogni dell'azienda rispetto ai suoi colleghi.
Ecco alcuni suggerimenti sulle informazioni da inserire:
­ perché invii il Cv all’azienda (fare riferimento alla specifica offerta di stage/lavoro o alla funzione che ti interessa)
­ chi sei e per quale motivo hai scelto di inviare il cv proprio a quella azienda (un po’ di piaggeria non fa male )
­ cosa puoi offrire all’azienda (perché scegliere te e non un altro?)
­ disponibilità (descrivi la tua situazione attuale e dai la disponibilità ad un eventuale colloquio conoscitivo)
 
 
 
  • Come preparare il colloquio di selezione.
Se accedi ad un colloquio di selezione, significa che il tuo curriculum ha colto nel segno. Ora, l’azienda vuol capire se può fidarsi di te.
Essendo tu un laureando o un neolaureato, il selezionatore dovrebbe impostare il colloquio non solo sull’accertamento di specifiche competenze o conoscenze. Piuttosto, dovrebbe porre attenzione alle tue attitudini, alla tua disponibilità a metterti in discussione e a “spenderti” per il bene dell’azienda. Vogliono capire se fai al caso loro e tu devi essere in grado di persuaderli.
 
Il confronto con il counselor ti permette di conoscere meglio i tuoi punti di forza ed i tuoi limiti, magari partecipando ad una simulazione del colloquio.
Conoscersi è il primo passo per trasformare i limiti in “aree di miglioramento” e, quindi, per poter convincere il selezionatore che non sei una persona perfetta, ma l’”uomo giusto al posto giusto”.
 
 
 
  • Questionario di Self-assessment
Il self-assessment si può intendere come un processo di conoscenza di sé ed è considerato un passo importante nella progettazione della carriera professionale. Riguarda vari aspetti della persona (interessi, competenze, abilità, valori lavorativi, aspettative, ecc.) determinanti l’orientamento e, quindi, le scelte da compiere in ambito professionale.
Il self-assessment può essere sia formale (questionari di autovalutazione) sia informale (colloqui, laboratori, seminari).
Inserito in un percorso di counseling, il questionario di self-assessment può costituire un mezzo per identificare i settori lavorativi d’interesse, le capacità percepite e le aree di miglioramento. Eseguito all’inizio del rapporto consiliare, costituisce un punto partenza oggettivo nel processo di sviluppo della consapevolezza di sè.
 
 
 
  • Questionario sull’attitudine all’autoimprenditorialità
Una delle possibilità più interessanti che il mondo del lavoro offre è di creare da sé il proprio lavoro, ritagliandolo a misura delle proprie caratteristiche ed esigenze, rispettando interessi ed attitudini personali. Il concetto di autoimprenditorialità racchiude l’opportunità di sfruttare le proprie conoscenze teoriche e pratiche coniugandole con le capacità personali. Il tutto, poi, è condito dal gusto della sfida e del sentirsi costruttori del proprio destino.
Il questionario proposto tra le attività di self-marketing è volto a dare un primo riscontro sull’inclinazione all’intraprendenza, senza alcuna pretesa di definire caratteristiche di personalità.
Tale strumento, nel counseling, può rappresentare un valido ausilio nella scoperta di nuove attitudini o nella definizione di un percorso orientativo in ambito lavorativo e formativo.
 
 
E’ importante sottolineare che le attività proposte non sono valutative della personalità e, pertanto, non si effettua alcun tipo di analisi, diagnosi o percorso psico-terapeutico. In caso di necessità, è possibile rivolgersi al servizio di counseling psicologico.
 
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